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Category: RaspBerry PI

Stampare con RPi? CUPS è la soluzione!

Per stampare con il RPi è stato utilizzato l’hardware Raspberry Pi2 e il OS RASPBIAN JESSIE WITH PIXEL “2017-07-05 raspbian-jessie.img”, reperibile sul sito ufficialehttps://www.raspberrypi.org/downloads/

Si consiglia di iniziare con l’aggiornamento dei pacchetti al fine di evitare di incorrere in un probabile messaggio di errore:

sudo apt-get update

 

A questo punto è stato installato Common Unix Printing System (CUPS) sul RPi:

sudo apt-get install cups

 

Completata l’installazione di base, sono state effettuate alcune modifiche di amministrazione. È stato aggiunto l’utente pi al gruppo lpadmin, con il seguente comando:

sudo usermod -a -G lpadmin pi

(-a) aggiunge un utente esistente, pi

(-G) lo aggiunge al gruppo lpadmin

 

Poi è stato modificato il file cupsd.conf

sudo nano /etc/cups/cupsd.conf

di seguito sono riportate in grassetto le modifiche da apportare al file.

cupsd.conf

#

#

# Sample configuration file for the CUPS scheduler. See “man cupsd.conf” for a

# complete description of this file.

#

# Log general information in error_log – change “warn” to “debug”

# for troubleshooting…

LogLevel warn

# Deactivate CUPS’ internal logrotating, as we provide a better one, especially

# LogLevel debug2 gets usable now

MaxLogSize 0

# Only listen for connections from the local machine.

#Listen localhost:631

Port 631

BrowseRemoteProtocols CUPS dnssd

BrowseAddress @LOCAL

Listen /var/run/cups/cups.sock

# Show shared printers on the local network.

Browsing On

BrowseLocalProtocols dnssd

# Default authentication type, when authentication is required…

DefaultAuthType Basic

# Web interface setting…

WebInterface Yes

# Restrict access to the server…

<Location />

Order allow,deny

Allow all

</Location>

# Restrict access to the admin pages…

<Location /admin>

# Order allow,deny

</Location>

# Restrict access to configuration files…

<Location /admin/conf>

AuthType Default

Require user @SYSTEM

# Order allow,deny

</Location>

# Set the default printer/job policies…

 

Eseguite le modifiche è stato riavviato il servizio CUPS

sudo /etc/init.d/cups restart

 

A questo punto è stato possibile aggiungere la stampante dal pannello di amministrazione raggiungibile dal browser:

http://IP del Rpi:631

Di seguito è riportata la pagina che dovresti visualizzare dal browser:

Andare sulla pagina Amministrazione

DSC02571

Avanzate…

DSC02572

premere sul link sottostante…

DSC02573

 

DSC02574

 

DSC02575

DSC02576

DSC02577

DSC02578

DSC02579

Ed infine premere il tasto Aggiungi una stampante

73 de IZ8TXC Eugenio

Installiamo speedtest per monitorare la velocità di connessione del nostro Raspberry Pi.

#aggiorniamo l’elenco dei pacchetti

sudo apt-get update

#installiamo Python Pip

sudo apt-get install python-pip

#installiamo speedtest-cli

sudo pip install speedtest-cli

#qualora in futuro volessimo aggiornare il tool ad una release più recente, ci basterà lanciare il seguente comando

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti ad “upgrade” DUE trattini, non uno.

sudo pip install speedtest-cli –upgrade

#lanciamo il comando

speedtest-cli

#il risultato del test standard è espresso in Mbit/s è possibile averlo anche in Mbyte/s, con l’opzione

speedtest-cli –bytes

#se il test lo vogliamo condividere con i nostri amici eseguiamo il seguente comando

speedtest-cli –share

#se vogliamo testare soltanto il ping useremo il seguente comando

speedtest-cli –simple

#può capitare che un server sia sovraccarico. Per sceglierne un altro basterà consultare la lista ordinata per distanza dalla nostra postazione attuale

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti a “list” DUE trattini, non uno.

speedtest-cli –list | grep -i Italy

#Scelto il server lanciamo il comando seguente

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti a “server” DUE trattini, non uno.

speedtest-cli –server id-server (dove id-server è il numero identificativo del server che abbiamo scelto)

Come installare facilmente il tasto reset/Power-on sui Raspberry Pi model B

Salve a tutti, con questo articolo voglio illustrare come installare con poca spesa (e lavoro) il tasto di reset (esattamente come sui pc) su tutti i Raspberry Pi modello B, quindi comprese le versioni 2 e 3.
La necessità di avere il tasto di reset diretto è sorta quando mi è capitato di non riuscire più ad accedere al “raspino” da remoto, a causa di un blocco del programma di gestione remota; quindi andava riavviato senza far danni, evitando di disalimentarlo e rialimentarlo bruscamente (con le possibili conseguenze negative del caso, specie a carico della memoria SD).

Sulla scheda madre dei Raspberry Pi modello B è presente una piazzola pre-forata a due contatti denominata “RUN”, i quali messi brevemente in corto tra loro generano il reset (e il conseguente riavvio) dell’intero sistema; quindi basta semplicemente collegarvi un tasto a rilascio immediato normalmente aperto ed il gioco è fatto. La posizione di detta piazzola è indicata nelle immagini che seguono:

RaspberryPi1B-reset

RaspberryPi2-reset

RaspberryPi3-reset

Come spiegato in diversi articoli già presenti in rete ho optato per l’utilizzo di una coppia di pin ed un connettore già intestato, recuperati da un vecchio pc da dismettere. Questa soluzione consente di scollegare comodamente e velocemente il tasto, nel caso in cui ci sia la necessità di lavorare sulla scheda madre senza avere scomode “appendici”.
Un’immagine, come sempre, chiarisce più di mille parole:

rpiresetswitch-componenti

Saldati i pin alle piazzole e collegato il connettore, il lavoro sulla scheda madre è terminato.

rpiresetswitch-connesso

Non resta che fissare il tasto sul contenitore del Raspberry Pi, per rendere tutto esteticamente più gradevole. Ecco un’immagine interna del mio Raspberry Pi 3 a lavoro ultimato:

rpi3-reset-final

Ho installato il tasto sul contenitore il più a destra possibile, per facilitare eventuali future installazioni di schede di espansione al connettore GPIO (ad esempio le DVMEGA).

Buone sperimentazioni a tutti
Giuseppe IW7DVM

Pulsante Power Off / Reboot per RaspBerry

Reboot – Shutdown, 1 tasto 2 funzioni

Fin dal primo utilizzo ci siamo accorti che il RPi è sprovvisto del pulsante di accensione e spegnimento.

Per quanto riguarda il pulsante di accensione, troverete un altro articolo nel blog che spiega come installarlo. –> Tasto Reset / Power On

Per lo spegnimento, invece, il discorso è un po’ più complesso. Non è consigliabile togliere direttamente l’alimentazione poiché si rischia di corrompere il file system della scheda SD. Per spegnere il RPi in modo corretto bisogna collegarsi tramite VNC (in modalità grafica) o tramite SSH (in riga di comando) e scrivere “sudo shutdown -h now”. Se non si ha la possibilità di accedere in remoto al RPi è un vero problema. La soluzione è quella di creare un tasto fisico con un piccolo script per gestire questa funzione.

Per la parte hardware è necessario un LED e una resistenza da 220 Ω da collegare tra GND e GPIO 27 e un pulsante normale aperto (NO) da collegare tra GND e GPIO 17. Ad ogni modo i GPIO possono essere cambiati a seconda delle nostre esigenze, ma non si deve dimenticare di cambiarli anche nello script.

shut_r_h

La particolarità di questo script è che abbiamo un pulsante con duplice funzione, quella di riavvio (reboot) e quella di spegnimento (shutdown).

Se si preme il pulsante per un tempo inferiore a 3 secondi lo script esegue il riavvio, se invece il pulsante viene premuto per più di 3 secondi lo script esegue lo spegnimento. Il LED ci darà conferma del processo in corso, indicandoci con un solo lampeggio che è stato lanciato il comando di reboot, mentre con tre lampeggi che è stato dato il comando di shutdown.

20170728_000704

Lo script è presente al seguente link

http://ref080.dstargateway.org/file/shut_r_h.zip

Una volta scaricato lo copiamo nella directory /home/pi/ de-comprimiamo il file con

unzip shut_r_h.zip

dopodichè entriamo nel file rc.local con il seguente comando

sudo nano /etc/rc.local

a questo punto scriviamo la seguente stringa sopra l’ultima riga (exit 0) per rendere eseguibile lo script ad ogni accensione

python /home/pi/shut_r_h.py &

73 de IZ8TXC Eugenio

Doppio modulo D-Star con DV-RPTR in unico Raspberry PI 2

Avendo dato vita tempo fa, con IW9CLF, ad un ripetitore in UHF, IR9BQ B, pensammo di lasciare attivo ugualmente il vecchio modulo VHF utilizzando lo stesso sistema con Raspberry PI 2 che gestiva il modulo B, magari da tenere in connessione con un altro reflector/rete.

Avendo disponibile un’altra DV-RPTR abbiamo quindi abilitato con facilità, dalle configurazioni del software di Jonathan, dstarrepeater e ircddbgateway, il nuovo modulo C per un hotspot in VHF. La cosa sembrava funzionare, ma ben presto si verificavano dei malfunzionamenti: uno dei due moduli si bloccava e necessitava un reboot del sistema!

Inizialmente non ci abbiamo dato molto peso, ma a lungo andare il dover stare sempre a controllare e a riavviare ci ha convinto sempre più di dover andare a fondo al problema ed allora è iniziata una serie interminabile di prove, tentativi, indagini, ipotesi e chi più ne ha più ne metta. Non è stata un’impresa facile, perché ad ogni tentativo occorreva aspettare delle ore e a volte anche dei giorni prima di poter esprimere una valutazione. Abbiamo provato e valutato di tutto: adsl domestica tarocca, conflitti di indirizzamenti vari tra IP e porte usb, possibili rientri di RF, ecc. fin quando non notiamo che a “cadere” è sempre la stessa DV-RPTR.

Proviamo allora a scambiarla fisicamente con l’altra ed effettivamente adesso “cade” l’altro modulo, così siamo arrivati alla conclusione che non si bloccava il software che com’è risaputo non gode della massima stabilità già di suo, ma si interrompeva semplicemente la comunicazione con la DV-RPTR, tant’è che non era più nemmeno necessario un reboot totale, ma semplicemente la chiusura ed il riavvio del dstarrepeater interessato.

A questo punto le nostre indagini si sono concentrate verso questa direzione e da lì a poco la soluzione del problema non si è fatta aspettare. Controllando le versioni del firmware delle due DV-RPTR abbiamo rilevato che in una, quella stabile, era installata la versione 1.10e e nell’altra, la colpevole, la 1.69b. Il suggerimento di un tentativo risolutivo si manifestava da solo, così, dopo appena pochi minuti, giusto il tempo di installare anche nella seconda DV-RPTR la versione 1.10e del firmware, si è data fine a mesi (!) di snervanti indagini: adesso tutti e due i moduli C e B di IR9BQ gestiti da un unico Raspberry funzionano perfettamente senza problemi (riavvii periodici permettendo, ma quella è un’altra storia!).

Per la serie “non si può mai stare tranquilli”, ricordiamocene per un’eventuale altra installazione.

Cordiali 73 a tutti e buona sperimentazione sempre!

Giuseppe IT9HBS

Upload MMDVM Firmware per Arduino Due con Software UTAH e Raspberry

Dato che ci sono ancora molti radioamatori che pur avendo una certa dimestichezza col PC e col Raspberry hanno difficolta’ nel programmare la loro scheda Arduino Due con “firmware” MMDVM, in questa breve guida vi indichero’ tutti i passaggi per ottenere con una certa semplicita’ il risultato sperato.

Materiale usato per la programmazione:
– Raspberry pi2 B+ (va bene anche un modello superiore)
– Arduino DUE versione ufficiale (attenzione che in Cina vendono un modello con seriale CH340 non testata)
– Una scheda microSD da 8Gb.

Scaricare dal seguente sito DMR UTAH l’immagine ISO per il raspberry, che al momento di questa guida è la “2016-10-25_mmdvm pixel dmr-utah.zip”.
Ottenuto il file immagine .zip, decomprimetelo e passatelo sulla microSD con Win32DiskImager.
Successivamente, cercate sul motore di ricerca Google “MMDVM-master”, vi darà come risultato GitHub – g4klx/MMDVM: The firmware for the MMDVM (Multi-Mode … cliccate su questo link per aprire la pagina.
Sotto la barra rosa, sulla destra troverete un tasto verde “Clone or download” poi cliccate su “Download ZIP” indicando dove salvare il file (di solito io lo metto sul Desktop).
Scompattate il file appena scaricato, vi ritroverete una cartella denominata “MMDVM-master”.
Bene, questa cartella dovrà essere rinominata in “MMDVM”, poi copiatela sul pendrive.
Fatto ciò inserite la scheda microSD debitamente programmata col software UTAH nel vostro RPi, collegate il cavo HDMI, la tastiera e il mouse e poi alimentatelo.
Dopo che il sistema si e’ correttamente avviato inserite nella presa USB il pendrive, e nell’ultima USB rimasta libera collegate il cavetto che andra’ poi connesso alla porta “Programming Port” dell’Arduino DUE (si tratta di quella vicino al connettore di alimentazione ausiliario).
A questo punto nel menu’ del software Raspberry cercate l’applicazione “Arduino IDE”.
IMG_20180209_101142
Si aprirà una pagina di default.
Andate sul menù “File” > “Open” e puntando al pendrive, entrate nella cartella “MMDVM” per poi aprire il file MMDVM.ino.
IMG_20180209_101511
Chiudete il primo file che si è aperto al lancio di “Arduino IDE” e lavorate su questo nuovo.
Nel file appena aperto noterete la presenza di diverse finestre,  in fondo a destra troverete una freccina che vi permetterà di esplorare altre pagine.
IMG_20180209_101630
Cercate nell’elenco “Config.h” selezionatelo ed apportate le modifiche necessarie per far funzionare il vostro modulo MMDVM.
IMG_20180209_101644

Ce ne sono diversi modelli selezionabili, la scheda da noi realizzata ha la configurazione
“#define ARDUINO_DUE_NTH”
“#define EXTERNAL_OSC 19200000”
togliete quindi i caratteri “//” davanti alle due opzioni per poi metterli davanti a tutte le altre non necessarie.

IMG_20180209_101659
IMG_20180209_101707

Fatto cio’, accertatevi che nel menù “Tools” > “Port” sia selezionata la porta “/dev/tty/ACM0 (Aduino Due (Programming Port))”,

IMG_20180209_101455

selezionatela e poi cliccate sul tasto UPLOAD.

IMG_20180209_102346

Dopo meno di un minuto e dopo aver visto scorrere scritte nella zona bassa dello schermo, il programma vi indichera’ che il vostro Arduino Due e’ stato correttamente programmato.

Vi suggerisco di conservare la microSD con il software UTAH in quanto con cadenza regolare sono previsti aggiornamenti della MMDVM e quindi avere a portata di mano il necessario, puo’ risparmiarvi inutili perdite di tempo in caso di aggiornamenti.

73 de IZ8TXC Eugenio.

Installare Dyndns su Pi-Star

Non so se io sono uno dei pochi sfortunati possessori di router che hanno problemi a gestire un Dynamic DNS e nello specifico dyndns.it, spero di si…. , in ogni caso per quei tre o quattro sfigati come me, inserisco due righe suggeritemi dall’ amico IW8ELN che spiegano come far fare questo “sporco lavoro” al raspberry. Nel mio caso specifico lo installo direttamente da shell SSH del Pi-Star .Per accedervi  digitare nel browser

http://pi-star/admin/expert    oppure

http://…..proprioIP…/admin/expert/

click su SSH Access , 

pi-star login:  pi-star
Password :  raspberry  (se non l’avete cambiata ovviamente)
digitare rpi-rw
digitare sudo su

digitare sudo apt-get install ddclient 

attendere l’installazione, quindi parte una configurazione guidata ,e ci viene chiesto il provider , scegliamo Other , inseriamo i parametri che ci vengono chiesti .Se qualcosa non è chiaro non fa niente perchè comunque dopo dovremo editare manualmente il file ddclient.conf

quindi finita la configurazione digitiamo : sudo nano /etc/ddclient.conf

editiamo i dati in questo modo :


protocol=dyndns2 

use=web,web=checkip.dyndns.it 

server=dyndns.it 

login=INSERIRE_IL_PROPRIO_USERNAME 

password=INSERIRE_LA_PROPRIA_PASSWORD’ 

INSERIRE_IL_NOME_HOST 


Se per esempio i miei dati sono i seguenti:

Host:     ik8jhl.homepc.it

Username: ik8jhl

Password: XXXXX
allora il file di configurazione /etc/ddclient.conf sarà:


protocol=dyndns2 

use=web,web=checkip.dyndns.it 

server=dyndns.it 

login=ik8jhl 

password=’XXXXX’ 

ik8jhl.homepc.it


 
Possiamo effettuare una prova subito lanciando i comandi
service ddclient restart 

ddclient -debug
e verificare che tutti i parametri siano corretti.

Infine eseguiamo nuovamente il demone in modo che invii in modo autonomo gli aggiornamenti: /etc/init.d/ddclient restart

A questo punto possiamo verificare nella pagina Gestione Host su dynDNS.it se il proprio host e’ stato aggiornato e risolve sul corretto IP.

73 de IK8JHL Francesco

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