Digiland Telegram Group Italia

D-Star * Fusion * DMR * Echolink * IRLP * APRS * Linux

Month: marzo 2018 (Page 1 of 3)

Sviluppi in DMR : Modalità Diretta a Doppia Capacità (DCDM) & Extended Range in Modalità Diretta (ERDM)

La Motorola ha introdotto da poco queste due funzionalità per il DMR, che io ho trovato molto interessanti, ed ho voluto raccoglierle in un documento .

La prima DCDM è la possibilità di usare i due slot anche in diretta, quindi senza l’uso di un ripetitore, che normalmente genera il sincronismo necessario ad allineare le radio sui due Timeslot differenti. In pratica sarà una delle radio a mandare un beacon di sincronismo. 

Efficienza di Spettro in Direct Mode

Un canale radio con larghezza di spettro a 12.5 KHz puo’ essere configurato per supportare direct mode o dual capacity direct mode via CPS.
Quando è configurata in modalità diretta, la radio utilizza un singolo timeslot per il traffico, mentre l’altro timeslot non è usato, come mostrato in Figura 1.

Mot1

Quando è configurato per supportare la modalità diretta a doppia capacità, entrambi i timeslot possono essere utilizzati per due diverse chiamate. Questo raddoppia l’efficienza dello spettro (2: 1 TDMA), come mostrato nella Figura 2. La configurazione di modalità diretta a doppia capacità fornisce un’efficienza spettrale equivalente a quelle del ripetitore ( ETSI-DMR ) e a quelle FDMA da 6,25 KHz.

Mot2

Modalità Diretta a Doppia Capacità Informazioni generali

La modalità diretta a doppia capacità è una funzionalità digitale mirata a beneficiare gli utenti finali che non dispongono e non necessitano di ripetitori, fornendo un’efficienza dello spettro di 6,25 KHz. Quando il canale RF da 12,5 KHz è configurato per la modalità diretta a doppia capacità, entrambi i timeslot sono disponibili per le conversazioni radiofoniche indipendenti e simultanee.

Sincronizzazione Timeslot

Poiché non esiste un ripetitore designato a creare una struttura di slot, e la modalità diretta a doppia capacità utilizza entrambi i timeslot per il traffico, occorre applicare la sincronizzazione del timeslot per differenziare il timeslot 1 dal timeslot 2. In assenza di un ripetitore, le radio in modalità a doppia capacità diretta ,automaticamente in modo cooperativo selezionano un Channell Timing Leader (CTL) e si sincronizzano con il timing del canale del leader. Questo processo di selezione CTL è trasparente per l’utente finale. Per un canale RF da 12,5 KHz, viene scelto un solo CTL, cioè la stessa radio che fornisce la temporizzazione dei canali per entrambi i timeslot, indipendentemente dalla fornitura di timeslot e dalla fornitura di color code. Il CTL selezionato annuncia periodicamente la struttura del timeslot del canale tramite beacon e le altre radio si sincronizzano con il leader direttamente o indirettamente (tramite altre radio) seguendo le informazioni di sincronizzazione di questi beacon. Il beacon di modalità diretta a doppia capacità trasmette per 600 millisecondi ogni 4,5 minuti. Questo utilizza solo lo 0,22% della capacità del canale e dovrebbe avere scarso impatto su altri servizi.

Preferenze Channel Timing Leader (CTL)

Quando si opera in modalità diretta a doppia capacità, le preferenze CTL di una radio puo’ essere configurata via CPS nelle impostazioni del canale come segue:

• CTL preferito: le radio che sono sempre accese, sempre selezionate per il canale di modalità diretta a doppia capacità, che non eseguono mai scansioni o hanno una grande copertura di trasmissione sono  “buoni” candidati per essere il CTL preferito. Quando possibile, una stazione mobile può agire come  CTL preferito poiché la trasmissione dei beacon di sincronismo puo’ aumentare il consumo della batteria.

• Preferenza normale: Configurazione di default che consente a una radio di operare come CTL, ma da’ la leadership a candidati di preferenza più elevati.

 Minima preferenza: questa opzione non è selezionabile dalla CPS, ma viene selezionata automaticamente quando un elenco di scansioni è collegato al canale con modalità diretta a doppia capacità’ ..

• Ineleggibile: questa opzione può essere selezionata in radio che sono “cattivi” candidati per essere un CTL. Ad esempio, le radio che cambiano frequentemente i canali, o si muovono spesso, e così via, ma almeno una radio non deve essere “Ineleggibile”.

Per evitare frequenti re-elezioni CTL, si consiglia di assegnare la stessa preferenza CTL a tutte le radio che utilizzano la stessa frequenza .

L’altra modalità è ERDM, ovvero un ripetitore DMR lavora su una frequenza sola (simplex), ricevendo su uno slot e trasmettendo sull’altro. Quindi usando due antenne (od una con rele’ coassiale) eliminando il duplexer 

RANGE ESTESO IN DIRECT MODE

Il Range Esteso in Direct Mode abilita operazioni via ripetitore su frequenze simplex . Le Radio con canale ERDM trasmettono su uno slot e ricevono su l’ altro – la frequenza è la stessa.

Mot3

MOT4jpg

Quindi otterremo una copertura ripetitore senza aver bisogno di una seconda frequenza
In questa configurazione, non saranno possibili operazione in dual slot ed è necessario utilizzare un ripetitore serie SLR. Sono supportate connessioni IP, SmartPTT Plus e TRBONET Plus. E’ supportato anche il funzionamento convenzionale di una postazione singola in modo da non eseguire il cablaggio o l’ IPSC.
Questa funzionalità richiede il firmware R2.7.0 e viene supportato su tutte le radio di generazione corrente di MOTOTRBO. E’ presumibile che questa funzionalità potrà essere aggiunta anche da altre marche di radio DMR.

Componenti consigliati da Motorola per usare una sola antenna:

0310909E68 SCRTPG,M4X0.7X35,STARPAN STL ZINC( 2 req’d)

30009310002 CABLE, ANT RELAY DC

3084921Y21 RF CABLE,PA(N) TO ANTENNA RELAY(N)

40009272001 COAXIAL RELAY, 14V

Chi vuole puo’ scaricare il PDF :MOTOROLA

Tytera Flash Tool

Questo software sviluppato da KG5RKI , permette di aggiornare il mitico TYT MD-380 & co col software MD380tools (con l’ aggiunta di qualche piacevole variante),piu’ il database mondiale dei nominativi , finalmente su piattaforma Windows in pochissimi minuti, più semplice di cosi non si può.

Scaricare il software  Tytera Flash Tool 1.5

Update 11/01/2017 TyteraFlashTool 1.08c_beta

Una volta scaricato lo zip, estrarre i file e lanciare il file TyteraFlashTool.exe

Nella versione v1.08c_beta è possibile scegliere tra tre firmware diversi :

 

2

 

Screenshot 2017-07-04 11.17.54

Quindi cliccare su FIRMWARE Download GPS o NON-GPS a secondo se la nostra radio ha o no il GPS

NB :è possibile anche caricare un proprio file .bin cliccando su Open

Screenshot 2017-07-04 11.18.11

Il software inizierà a scaricare il firmware

Screenshot 2017-07-04 11.18.20

Quindi vi dice di premere Flash, ma prima accendete la radio in DFU tenendo premuto il tasto PTT + il tasto in alto,vedrete il led lampeggiare tra verde/rosso.

Screenshot 2017-07-04 11.18.35

Dopo pochi minuti visualizza Done , quindi spegnere e riaccendere la radio.

Una volta verificato che tutto è andato a buon fine possiamo aggiornare anche il database mondiale dei Call : Sulla linea USERDB premere Download Update

Screenshot 2017-07-04 11.18.42

Quindi con la radio accesa questa volta in modalità normale premere Flash

Screenshot 2017-07-04 11.19.12

Screenshot 2017-07-04 11.19.12

Buon divertimento !!!!!

Manuale Italiano

TyMD380Toolz_Manuale_V1 IK8JHL_

Creare un codeplug personalizzato per MD380 V 1.0

Questa guida è orientata a chi ha già programmato un MD380 (MD390,RT3 RT8) con un codeplug trovato in rete, ma ora vuole capire come crearsene uno personalizzato, oppure modificare quello esistente, avendo quindi già presente cosa sono i TimeSlot ed i Talkgroup, a chi non fosse chiaro consigliamo di leggere il prossimo articolo in fase di preparazione.

La prima cosa da chiarire, ma forse già lo sapete, è che trattandosi di una radio nata per uso civile, non ha il VFO ma ha un massimo di 1000 canali da programmare preventivamente, suddivisibili in gruppi, questi gruppi sono chiamati Zone ed ogni Zona puo’ avere un max di 16 canali.

Quindi potremmo usare una Zona per raggruppare dei canali appartenenti allo stesso ripetitore, andando ad assegnare ad ognuno la stessa frequenza ma diversi Talkgroup/Time slot a secondo delle nostre esigenze.

La prima cosa da fare dopo aver letto la radio con l’apposito programma, è andare ad inserire in General Setting il nostro ID di 8 cifre, se non l’ avete ancora richiesto, registratevi qui https://register.ham-digital.org/

1

Poi dobbiamo creare i Digital Contact (ovvero i nostri TalkGroup). In questi esempi ci limitiamo ad inserire i TG piu’ usati , ovvero il TG 222 Italia, il TG9 per usare il ripetitore in locale ed i vari TG regionali.

Tabella1

2.png

Siccome esistono due reti DMR che usano i TG regionali in modo differente vedere anche qui : Tabella2

3.png

Andare in Digital Contact ed inserire come Group Call tutti i TG di nostro interesse.

4.png

Come vedete io ho inserito sia le Regioni per il BrandMeister che le Zone Interregionali per il DMR-Italia (in rosso)

Aggiungete anche tre Private Call che vi serviranno per l’ Echotest e test repeater

5.png

Una volta terminata la lista dei TG che ci interessano, dobbiamo creare la Digital RX Group List, ovvero una lista simile alla precedente, che ci permetterà di ascoltare o meno alcuni TalkGroup, ad esempio se nella lista inserisco solo il 22283 (Campania) se cè già un QSO sul ponte sul 22283 potrò ascoltarlo ma se in quel momento invece cè un QSO che usa il 22281 (Basilicata) io non ascolterò nulla e vedrò solo il led verde RX accendersi .

Quindi aprire Digital RX Group Lists, inserire il nome in Group List Name(possiamo usare lo stesso scelto per il Digital Contacts), con Add spostare il relativo Digital Contact nella lista di destra.

6.png

Nell’ esempio ho creato solo tre liste ma ovviamente potrete crearne tante quanto sono i TG di vostro interesse.

Siamo pronti per creare i canali , nell’ esempio che segue, inseriamo il ponte dell’ amico Remo IZ8QIG connesso su rete BrandMeister:

7.png

Prima di tutto inserire il Channel Mode su Digital , quindi inserire la frequenza RX , la frequenza TX ,il nome del canale , poi in Contact Nameselezioniamo ITA (ovvero il TG su cui vogliamo trasmettere) su Group List ITA(ovvero il TG che vogliamo ricevere) il Color Code (è simile ai subtoni dei ponti analogici) che a parte qualche eccezione sarà sempre 1, il RepeaterSlot su 1 perché convenzionalmente il 222 va su questo Time Slot (vedi tabella1).

Quindi premere Add e passare al secondo canale.

8.png

Anche qui scriveremo la frequenza RX , la TX il nome canale , in ContactName selezioniamo Campania, in Group List selezioniamo Campania, in Repeater Slot questa volta selezioniamo 2 , come si puo’ vedere dalle Tabella.

A questo punto possiamo ripetere l’ operazione per i prossimi 10 canali e andando solo a cambiare lo Channel Name, il ContactName il Group Listed il Repeater Slot.

Ora siamo pronti a a creare la Zona :

9.png

Apriamo Zone Information, in Zone Name possiamo mettere la località del ponte, qui ad esempio Avellino, poi con Add spostiamo i canali che ci interssano sul lato destro.

Allo stesso modo possiamo creare altri canali per un altro ponte, questa volta sulla rete DMR-Italia aggiungiamo i canali per il Ponte di Ischia IC8EWW.

Prima creiamo i canali :

10.png

Ricordate sempre di scegliere il Time Slot1 per il TG222.

Su DMR-Italia siccome si usano ancora le Zone interregionali conviene creare anche il TG8 per quando vogliamo rimanere nella nostra regione :

11.png

Si ripete l’ operazione per tutte e 16 i canali inserendo quindi tutte le zone Interregionali (Z0~Z9), quindi passiamo a creare la Zona anche per questo Ponte:

12.png

Chiamiamo la Zona Ischia , con Add spostiamo i canali interessati a destra.

A questo punto andiamo avanti con i prossimi canali.

Arrivederci alla prossima puntata.

73 Francesco IK8JHL

P8X mini amplificatore di potenza 70 cm per HotSpot da 10W

Volevo presentare questo moduletto  prodotto da DF2FQ per aumentare la potenza dei nostri personal Hotspot

Sito dove ordinarli

P8X_1

Introduzione

Il P8X è un amplificatore di potenza con commutazione elettronica  con tempi di commutazione inferiore a 100 microsecondi. Poiché il PA opera approssimativamente in modo lineare, l’inviluppo del segnale di trasmissione della radio è riprodotto con estrema precisione. Scopo è quello di amplificare i segnali da radio a bassa potenza, con metodi di modulazione digitale, in particolare in funzione TDMA in cui  la commutazione tra trasmissione e ricezione è di qualche millisecondo.

 

Dati tecnici

Potenza di uscita: 8 watt a 13,8 V pilotato a  10mW

Potenza di ingresso: 8 – 16dBm (6,5 – 40 mW)

Armoniche: <-60dBc

Trasmissione somma ricezione fuori tempo : <perdita 100us

RX-Through: <1 dB

Tensione di esercizio: 10.5 … 13.8 Volt

Consumo di corrente: max. 2 A, standby circa 8mA

Dimensioni : 110x70x50 mm incluso  dissipatore

Temperatura ambiente: -30 … 60 ° C

 

Guida

Quando  all’ingresso del PA è presente una potenza di pochi milliwatt ed il modulo è alimentato, il LED sul pannello si accende ed il PA andrà in funzione.

Senza alimentazione la perdita di potenza sarà  molto bassa.

In modalità standby il consumo di corrente è basso, ma non nullo. Questo dovrebbe essere considerato quando si opera con dalle batterie.

La potenza di uscita è regolabile. Se si apre il coperchio del dispositivo, è possibile vedere sul PCB, il trimmer R11. Questo permette la potenza di uscita tra 1W e la potenza MAX.

La potenza di pilotaggio non deve scendere al di sotto di 8 dBm , altrimenti il Vox RF sarà instabile e non riuscirà ad avere una commutazione. Il limite massimo di pilotaggio è 40mW. Se la potenza è maggiore usare un attenuatore.

P8X_2

Non è consigliabile operare  con un’antenna interna. Si potrebbero avere rientri di radiofrequenze con  auto-eccitazione ed elevazione della tensione di alimentazione.

Dal 2017, il  PA ha una protezione contro l’inversione di polarità della tensione di alimentazione.

 

Diagramma

P8X_3

73 de IK8JHL Francesco

Stampare con RPi? CUPS è la soluzione!

Per stampare con il RPi è stato utilizzato l’hardware Raspberry Pi2 e il OS RASPBIAN JESSIE WITH PIXEL “2017-07-05 raspbian-jessie.img”, reperibile sul sito ufficialehttps://www.raspberrypi.org/downloads/

Si consiglia di iniziare con l’aggiornamento dei pacchetti al fine di evitare di incorrere in un probabile messaggio di errore:

sudo apt-get update

 

A questo punto è stato installato Common Unix Printing System (CUPS) sul RPi:

sudo apt-get install cups

 

Completata l’installazione di base, sono state effettuate alcune modifiche di amministrazione. È stato aggiunto l’utente pi al gruppo lpadmin, con il seguente comando:

sudo usermod -a -G lpadmin pi

(-a) aggiunge un utente esistente, pi

(-G) lo aggiunge al gruppo lpadmin

 

Poi è stato modificato il file cupsd.conf

sudo nano /etc/cups/cupsd.conf

di seguito sono riportate in grassetto le modifiche da apportare al file.

cupsd.conf

#

#

# Sample configuration file for the CUPS scheduler. See “man cupsd.conf” for a

# complete description of this file.

#

# Log general information in error_log – change “warn” to “debug”

# for troubleshooting…

LogLevel warn

# Deactivate CUPS’ internal logrotating, as we provide a better one, especially

# LogLevel debug2 gets usable now

MaxLogSize 0

# Only listen for connections from the local machine.

#Listen localhost:631

Port 631

BrowseRemoteProtocols CUPS dnssd

BrowseAddress @LOCAL

Listen /var/run/cups/cups.sock

# Show shared printers on the local network.

Browsing On

BrowseLocalProtocols dnssd

# Default authentication type, when authentication is required…

DefaultAuthType Basic

# Web interface setting…

WebInterface Yes

# Restrict access to the server…

<Location />

Order allow,deny

Allow all

</Location>

# Restrict access to the admin pages…

<Location /admin>

# Order allow,deny

</Location>

# Restrict access to configuration files…

<Location /admin/conf>

AuthType Default

Require user @SYSTEM

# Order allow,deny

</Location>

# Set the default printer/job policies…

 

Eseguite le modifiche è stato riavviato il servizio CUPS

sudo /etc/init.d/cups restart

 

A questo punto è stato possibile aggiungere la stampante dal pannello di amministrazione raggiungibile dal browser:

http://IP del Rpi:631

Di seguito è riportata la pagina che dovresti visualizzare dal browser:

Andare sulla pagina Amministrazione

DSC02571

Avanzate…

DSC02572

premere sul link sottostante…

DSC02573

 

DSC02574

 

DSC02575

DSC02576

DSC02577

DSC02578

DSC02579

Ed infine premere il tasto Aggiungi una stampante

73 de IZ8TXC Eugenio

Installiamo speedtest per monitorare la velocità di connessione del nostro Raspberry Pi.

#aggiorniamo l’elenco dei pacchetti

sudo apt-get update

#installiamo Python Pip

sudo apt-get install python-pip

#installiamo speedtest-cli

sudo pip install speedtest-cli

#qualora in futuro volessimo aggiornare il tool ad una release più recente, ci basterà lanciare il seguente comando

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti ad “upgrade” DUE trattini, non uno.

sudo pip install speedtest-cli –upgrade

#lanciamo il comando

speedtest-cli

#il risultato del test standard è espresso in Mbit/s è possibile averlo anche in Mbyte/s, con l’opzione

speedtest-cli –bytes

#se il test lo vogliamo condividere con i nostri amici eseguiamo il seguente comando

speedtest-cli –share

#se vogliamo testare soltanto il ping useremo il seguente comando

speedtest-cli –simple

#può capitare che un server sia sovraccarico. Per sceglierne un altro basterà consultare la lista ordinata per distanza dalla nostra postazione attuale

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti a “list” DUE trattini, non uno.

speedtest-cli –list | grep -i Italy

#Scelto il server lanciamo il comando seguente

ATTENZIONE al comando seguente, anteporre davanti a “server” DUE trattini, non uno.

speedtest-cli –server id-server (dove id-server è il numero identificativo del server che abbiamo scelto)

Come riconoscere le due versioni del TYT MD-380

Salve a tutti, con questa immagine vi mostro come distinguere visivamente la versione classica del TYT MD-380 (SENZA GPS, a sinistra) da quella CON GPS integrato, MD-380G (a destra).

Versioni MD-380

Spero possa esservi utile

Buone sperimentazioni a tutti
Giuseppe IW7DVM

Come installare facilmente il tasto reset/Power-on sui Raspberry Pi model B

Salve a tutti, con questo articolo voglio illustrare come installare con poca spesa (e lavoro) il tasto di reset (esattamente come sui pc) su tutti i Raspberry Pi modello B, quindi comprese le versioni 2 e 3.
La necessità di avere il tasto di reset diretto è sorta quando mi è capitato di non riuscire più ad accedere al “raspino” da remoto, a causa di un blocco del programma di gestione remota; quindi andava riavviato senza far danni, evitando di disalimentarlo e rialimentarlo bruscamente (con le possibili conseguenze negative del caso, specie a carico della memoria SD).

Sulla scheda madre dei Raspberry Pi modello B è presente una piazzola pre-forata a due contatti denominata “RUN”, i quali messi brevemente in corto tra loro generano il reset (e il conseguente riavvio) dell’intero sistema; quindi basta semplicemente collegarvi un tasto a rilascio immediato normalmente aperto ed il gioco è fatto. La posizione di detta piazzola è indicata nelle immagini che seguono:

RaspberryPi1B-reset

RaspberryPi2-reset

RaspberryPi3-reset

Come spiegato in diversi articoli già presenti in rete ho optato per l’utilizzo di una coppia di pin ed un connettore già intestato, recuperati da un vecchio pc da dismettere. Questa soluzione consente di scollegare comodamente e velocemente il tasto, nel caso in cui ci sia la necessità di lavorare sulla scheda madre senza avere scomode “appendici”.
Un’immagine, come sempre, chiarisce più di mille parole:

rpiresetswitch-componenti

Saldati i pin alle piazzole e collegato il connettore, il lavoro sulla scheda madre è terminato.

rpiresetswitch-connesso

Non resta che fissare il tasto sul contenitore del Raspberry Pi, per rendere tutto esteticamente più gradevole. Ecco un’immagine interna del mio Raspberry Pi 3 a lavoro ultimato:

rpi3-reset-final

Ho installato il tasto sul contenitore il più a destra possibile, per facilitare eventuali future installazioni di schede di espansione al connettore GPIO (ad esempio le DVMEGA).

Buone sperimentazioni a tutti
Giuseppe IW7DVM

TYT MD-380 e la ricarica infinita

Salve a tutti, con questo articolo voglio illustrare come correggere con pochissima spesa (e lavoro) il problema della ricarica infinita del pacco batterie del TYT MD-380, che per un difetto di progettazione del circuito di ricarica impiega fino ad 11 ore per raggiungere una ricarica completa!

Giunto ormai alla terza ricarica della batteria del mio nuovo TYT MD-380, non riuscivo a capire perchè ci volessero circa 11 ore affinchè fosse completamente carico. Un tempo decisamente esagerato per una batteria di nuova generazione!
Effettuando delle ricerche in rete, ho trovato questo articolo scritto da DL4YHF che evidenzia il mio stesso problema e propone diverse piccole soluzioni per risolverlo.
Come egli stesso spiega nel suo articolo, il problema è dovuto all’eccessiva tensione di uscita dalla base di ricarica (8,57volt) rispetto a quella nominale (8,4volt). Il pacco batterie, essendo costituito da 2 celle al litio da 4,2volt ciascuna, può sopportare al massimo una tensione di ricarica di 8,4volt; ricaricarlo ad una tensione maggiore non porta ad una maggiore autonomia ma, anzi, ne accorcia la sua vita operativa distruggendo a lungo termine le celle al litio. Ecco la tensione effettivamente misurata alla base di ricarica prima della modifica:

md380-volt-prima

Ho adottato la prima soluzione proposta, cioè quella di aggiungere in parallelo alla resistenza “R4” (presente sulla scheda posta all’ interno della base di ricarica) un’altra resistenza del valore di 390Kohm per abbassare la tensione di riferimento che giunge al chip regolatore “U1”:

md380-charger-prima

Ecco un’immagine della scheda di ricarica a modifica ultimata:

md380-charger-dopo

Richiuso il contenitore e rialimentato il circuito, la tensione d’uscita è finalmente rientrata nei valori nominali:

md380-volt-dopo

Con questa semplice modifica, la durata di una ricarica completa adesso è di circa 5 ore; tempo più che accettabile per un pacco batterie di 2000mAh !

Buone sperimentazioni a tutti
Giuseppe IW7DVM

TRASPONDER IN MODALITA’ DMR – C4FM CON ICOM 5100.

Capita alcune volte che dei pensieri ricorrenti diventino una sana “ossessione” e portino il cervello di noi radiamatori ad arrovellarsi continuamente sul come trovare una soluzione idonea a prezzi possibilmente contenuti.

Il pensiero ricorrente era rivolto alla DVMega, in tutte le sue configurazioni , su Bluestack, su RPi con MMDVM, che erogava potenza in uscita di soli 10mW !!

Valutavo piccoli lineari, presenti in commercio, che risolvevano con l’innalzamento di potenza a circa 7 W, il solo problema del lato TX, tralasciando quelli correlati allo stadio ricevente, trascurando benevolmente il prezzo richiesto  a mio modesto parere, “esagerato”.

Ecco allora che comunicando tale “sofferenza” ad alcuni amici del Digiland Telegram Group Italia, si raccoglievano i vari punti di vista tecnici per la risoluzione del piacevole problema presentatosi o per meglio dire “creato ad hoc”.

Avere capacità tecniche avanzate a tal punto da scindere circuitalmente lo stadio RX e TX della DVMega associandoli a relativi moduli indipendenti con potenza finale emessa di 10 W, (come realizzato da Roby iw8eln) non era per me percorribile sia per limiti di capacità tecniche, sia per il reperimento dei moduli e per la mancanza di quel pizzico di pazzìa nello smembrare la DVMega !!!

Ecco quindi che il pensiero ricorrente prende forma : ma se con l’ICOM-5100 si può creare un trasponder DSTAR, perfettamente funzionante collaudato da Frank ik8jhl, perché non provare anche per il DMR ?

Presto detto e……..tardi fatto !!!

Questo perché nel IC-5100 necessita la modifica hardware, consistente nella rimozione del diodo D317, come illustrato in foto:

foto1

Ecco che con la sua stazione elettrosaldante, Frank ik8jhl  rimuove il diodo, un po tostarello e resistente all’asportazione, poi reset totale ed il restore dei dati tramite backup precedentemente salvato su Micro-SD residente nell IC-5100.

Tornato a casa, passo a configurare le due frequenze memorizzate con DUP  negativo di valore zero in modalità FM e chiamate TRASP-VHF e TRASP-UHF, come illustrato in foto:

foto2

Si procede fatto questo all’attivazione della funzione trasponder su IC-5100 tramite il menù seguendo questo percorso:

MENU, Others, Repeat Mode <<Repeat Mode>>  alla richiesta di attivarlo rispondere “YES”.

foto3

foto4

foto5

foto6

Si otterrà questa schermata, con la scritta in basso a sinistra “RPT” lampeggiante.

Per  disabilitare la funzione trasponder basterà premere su “RPT” e rispondere “YES” alla richiesta di uscire dalla modalità RPT.

foto7

Ora viene azionata la DVMega DUAL configurando preventivamente la frequenza operativa Hot-Spot in VHF, questo sia con RPi e MMDVM image che con BluStack via bluetooth con software BlueDV usata nel presente caso.

foto8

Una volta collegata la DVMega alla rete DMR (in questo caso Rete BrandMeister connessa di default rete al TalkGroup 222- Italia- Slot 1) trasmetto con TYT MD380 banda UHF anch’esso precedentemente configurato con appropriato codeplug, per commutare la Rete Brandmeister sul Talk-Group 22283 Campania  Slot 2 .

foto9

Controllo sia direttamente con Frank via radio che con Hoseline,  che è una piattaforma di streaming on-line per la rete BrandMeister radioamatoriale digitale (DMR) raggiungibile al seguente link:  https://hose.brandmeister.network/?lang=it

foto11

che tutto funziona perfettamente in DMR come in DSTAR che i segnali audio vengono veicolati e traspondati con leggerissima e trascurabile latenza.

Ecco verificata la possibilità di usare un trasponder DMR da DVMega e poter ottenere da una potenza iniziale di soli 10 mW una potenza di ben 50 W nominali dell IC-5100.

La considerazione e la domanda che ne scaturisce, ogni ragionevole dubbio, è che se la funzione trasponder in FM fornita da una radio concepita per il DStar, fornisce tali risultati anche per il DMR, perché non dovrebbe fornirli anche per il C4FM-Fusion ?

Ecco allora che con due FTM-100D C4FM usando le stesse frequenze  verifico che

IC-5100 con la sua funzione Trasponder (Repeater Mode) impostato in FM, veicola

Indiscriminatamente segnali ed audio di qualsiasi modo digitale, sempreché dall’esterno proposto per il modo DSTAR, DMR o C4FM.

In particolare in DSTAR  l’rtx che si indirizza verso il Trasponder deve essere settato con frequenze memorizzate, modo DV, DUP negativo o positivo di valore zero, ma soprattutto nel RPT1 il proprio nominativo  -B esempio: (IK8UHA-B) e RPT2 il proprio nominativo –G esempio: (IK8UHA-G).

Non è una scoperta è solo una verifica riuscita di un’estensione d’uso per altri modi digitali che l’IC-5100 fornisce e che all’occorrenza può tornare utilissima, considerando comunque quelle accortenze del caso da adottare, tipo il funzionamento “presenziato”del trasponder per motivi facilmente immaginabili.

P.S. L’autore dell’articolo ha personalmente eseguito le procedure descritte ed ha ottenuto i risultati indicati.Si declina ogni responsabilità per danni causati dagli utenti nell’eseguire tali procedure, le modifiche devono essere effettuate da persone aventi capacità nel campo tecnico elettronico.

73 alla prossima de Tony IK8UHA

Page 1 of 3

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén